L’Italia ripudia la guerra- L’attacco dei droni, la Sicilia ed il diritto internazionale violato

Assemblea pubblica a Catania

giovedì 7 dicembre ore 17 sede Lila – Via Finocchiaro Aprile 160

 

Introduce: Sebastiano Papandrea avvocato del Coordinamento regionale dei comitati No Muos

Relatori: Chantal Meloni consulente legale del European Centre for Constitutional and Human Rights (ECCHR) di Berlino

Shahzad Akbar avvocato e direttore del Centro per i diritti umani in Pakistan

Andreas Schuller direttore del programma “International Crimes and Accountability” presso l’ECCHR di Berlino

Antonio Mazzeo peace-researcher e giornalista impegnato sui temi della pace e dei diritti umani

 

Promuove: Comitato No Muos / No Sigonella

https://www.facebook.com/events/171535133443417/

 

 

 

IL RUOLO DELL’ITALIA NELLA GUERRA CON I DRONI DEGLI USA

La base militare di Sigonella (Sicilia) è considerata, ad oggi, di importanza strategica per le operazioni condotte a mezzo droni dagli Stati Uniti in Nord Africa. Grazie a un accordo tra Roma e Washington, gli Stati Uniti possono ora utilizzare droni armati in partenza da Sigonella, su formale autorizzazione del Comandante italiano. Tale circostanza implica la complicità dell’Italia negli attacchi condotti a mezzo droni. ECCHR ha presentato diverse istanze di accesso a informazioni e dati concernenti i droni statunitensi stanziati a Sigonella, in forza della legge c.d. “FOIA” (Freedom of Information Act) del 2016. Ad oggi, tuttavia, ECCHR ha ricevuto informazioni del tutto insufficienti dalle autorità richieste. A luglio 2017, pertanto, ha presentato un ricorso al giudice amministrativo (TAR Lazio) per ottenere accesso agli atti.

  1. Qual è l’obiettivo dell’azione legale intrapresa?

ECCHR vuole ottenere più informazioni riguardo l’uso effettivo di droni armati da Sigonella, e in particolare riguardo al ruolo dell’Italia nelle operazioni condotte dagli Stati Uniti al di fuori dei confini nazionali.

  1. Qual è la base giuridica per l’accesso a tali documenti?

In forza dell’art. 5 d. lgs. 33/2013, come modificato nel 2016, chiunque ha diritto di chiedere accesso (c.d. FOIA) a documenti detenuti dalla pubblica amministrazione; il diniego, pure consentito, è sottoposto alle eccezioni di cui al successivo art. 5bis, e, secondo le regole generali di diritto amministrativo, deve essere adeguatamente motivato.

  1. Quali documenti sono stati richiesti?

ECCHR ha chiesto di accedere a dati relativi a Sigonella, tra cui i costi della base, il numero di droni ivi stanziati, il numero di personale impiegato, nonché quante e quali autorizzazioni siano state fino ad oggi concesse dal Comandante italiano al corrispettivo statunitense per l’impiego di droni armati all’estero. Tale ultima informazione, in particolare, consente di far luce sul ruolo effettivamente giocato dalle autorità italiane nel quadro di questo tipo di operazioni.

  1. Perché proprio Sigonella?

A febbraio 2016, il Wall Street Journal hanno battuto la notizia di un accordo, il cui contenuto non era stato reso noto, tra Governo italiano e Governo statunitense, in forza del quale il primo avrebbe autorizzato il secondo a utilizzare droni armati da Sigonella. L’allora Ministro degli Esteri, il Ministro della Difesa e il Primo Ministro hanno precisato che l’autorizzazione sarebbe stata concessa di volta in volta, ed esclusivamente per operazioni aventi finalità difensive. Non è dato sapere, tuttavia, quante e quali autorizzazioni siano state concesse sinora.

  1. Cosa fare in caso di diniego d’accesso o di silenzio dalla P.A.?

La P.A. ha 30 giorni di tempo per decidere sull’istanza di accesso; se non risponde, o nega l’accesso, ai sensi dell’art. 5 co. 7 d. lgs. 33/2013 il richiedente può chiedere il riesame dell’istanza al Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza individuato all’interno di ciascuna P.A., il quale deve decidere in 20 giorni. ECCHR ha richiesto il riesame dei provvedimenti ottenendo un nuovo diniego.

  1. Perchè ricorrere al TAR?

I provvedimenti amministrativi possono essere impugnati di fronte al giudice amministrativo per ottenerne l’annullamento. ECCHR contesta il diniego ricevuto sia in quanto carente di adeguata motivazione sia nel merito, in quanto la P.A. richiesta non ha tenuto in dovuta considerazione il diritto di informazione in merito a questioni di notevole rilevanza per l’opinione pubblica. Il ricorso al TAR è stato presentato a inizio di luglio 2017, e in base alle norme processuali applicabili il giudice si dovrebbe pronunciare in alcuni mesi.

Last updated: July 2017 European Center for Constitutional and Human Rights (ECCHR) e.V.

file:///C:/Users/Utente/Downloads/Droni_Italia_QA_ita%20(3).pdf

 

 

file:///C:/Users/Utente/Downloads/Fare%20la%20guerra%20con%20omicidi%20mirati%20(1).pdf

 

https://www.youtube.com/watch?v=0XM9AVWQb1Y&feature=youtu.be

 

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