Il coro dei marines si sposta a Paternò (ma viene accolto dai No Muos)

Il coro annullato a Niscemi ha fatto rimbalzo ed è stato raccattato dalla Pro Loco di Paternò, proprio per la stessa sera del 13 Dicembre. Gli attivisti del comitato No Muos di Paternò però si sono fatti trovare pronti e hanno messo in scena una protesta, appendendo una bandiera No Muos e un cartello contro la guerra.
Poi hanno deciso di entrare, a bandiera spiegata, all’interno della chiesa dove si stavano esibendo i marines. Immediatamente sono stati bloccati dagli organizzatori e da qualche consigliere comunale, evidentemente nel ruolo di “padrino della serata” e accompagnati all’uscio.2
Prontamente avvisati dagli organizzatori gli agenti delle forze dell’ordine hanno identificato e guardato a vista gli attivisti, rimasti all’ingresso della chiesa fino alla fine dell’esibizione
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I coristi hanno addirittura chiesto ai carabinieri di essere scortati fuori dall’edificio per la presenza della “pericolosissima bandiera”. Così gli agenti hanno dovuto fare irruzione all’interno della chiesa per accompagnare i marines ai loro furgoni. Scena che ha provocato qualche sorriso anche tra le forze dell’ordine.5
In pieno spirito di scambio culturale due voci ribelli intonavano al loro passaggio un coretto semplice e sempre verde “Yankee go home, yankee go home, yankee go home”.

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