Lettera al papa del comitato No MUOS di Piazza Armerina

Piazza Armerina, 6 settembre, 2013

Un gruppo di attivisti e pacifisti, guidati da Agostino Sella e Cinzia Vella del comitato No MUOS di Piazza Armerina, si trova a Roma per prendere parte alla veglia e al digiuno in Piazza San Pietro. Il gruppo donerà al pontefice il libro Piazza No MUOS.

Nelle stesse ore in Sicilia, da Caltagirone a Monreale e da Palermo a Ragusa per giungere sino alla base MUOS di Niscemi, numerose sono le iniziative per dire No alla guerra: digiuni, preghiere, assemblee e dibattiti promossi da confessioni religiose, movimenti pacifisti, singoli cittadini.
Segue il testo della lettera.

Caro Papa Francesco,

spirano sempre più forti i venti di guerra sul Mediterraneo, non più mare di pace, e la nostra terra di Sicilia non è più isola di cultura ma portaerei per fini bellici di superpotenze che si alimentano, insaziabili, dei profitti dell’economia di guerra.

Consapevoli di non dire nulla di nuovo, Le evidenziamo alcuni fatti:

ñ  all’interno della stupenda sughereta di Niscemi in Sicilia (Sito di Interesse Comunitario), la Marina Militare degli Usa, senza interpellare il Parlamento Italiano e la cittadinanza, ha installato, a partire dal 1991, 46 antenne per le telecomunicazioni con truppe e mezzi bellici nel Mediterraneo (può ricavare ulteriori informazioni dal libro Piazza No MUOS che abbiamo l’onore di donarLe);

ñ  è in costruzione, sempre all’interno della sughereta, il quarto impianto terrestre del MUOS, composto da tre parabole gigantesche che hanno il compito di guidare i droni (aerei senza pilota perché il pensiero umano è pericoloso), sommergibili, truppe e singoli soldati. La guerra sarà a portata di joystick.

La popolazione si è costituita in comitati che, coadiuvati da tante persone di buona volontà, stanno affrontando la problematica sotto diversi aspetti. Ma, sullo scoglio della totale mancanza di trasparenza e di democrazia reale, si imputridiscono le cattive abitudini italiche date dai partiti e dai vizi dei politici che condizionano organi di stato e i mezzi di informazione alla mercé dei poteri forti.

In un balletto di atti istituzionali, di revoca della revoca, di dichiarazioni fallaci pure in contraddizione diacronica tra loro, di azioni repressive sempre più frequenti, in presenza della manipolazione mediatica pressoché universale, il messaggio univoco che arriva ai cittadini è che il “MUOS s’ha da fare”, costi quel che costi. Ma  l’opinione pubblica sta sempre più cogliendo il nesso tra MUOS e guerre: il fronte di chi sta aprendo occhi e mente è sempre più vasto e pone, tra l’altro, un grosso problema di democrazia reale. La sensazione è di impotenza e frustrazione per il non ascolto di istanze vitali per la società, quali il rifiuto di guerre e del riarmo, il rispetto della sovranità territoriale, la difesa della salute e dell’ambiente.

In questi giorni, la pace è in forte pericolo.

Le forze del profitto e della guerra hanno già deciso il futuro del pianeta, suddiviso in aree da immiserire progressivamente e da soggiogare. In questo quadro, l’Europa del Sud è condannata a essere prima avamposto per l’aggressione ai paesi del Medio Oriente e del Maghreb e successivamente oggetto di ulteriore militarizzazione per il dominio culturale definitivo sui popoli ridotti a miseria.

La Sua autorità, caro Papa Francesco, è forte. Abbiamo apprezzato il suo grido contro la guerra che scuote anche chi, nella Chiesa, è sordo ai venti della pace.

Ci rivolgiamo a Lei perché noi, “credenti e non credenti”, siamo convinti che in questa terra possano vincere la vita e le forze del bene sull’oscurità del male e della guerra.

Per questo accogliamo il Suo invito a partecipare in piazza San Pietro alla giornata di digiuno e di preghiera di giorno 7 settembre.

Siano le Sue parole di pace e speranza monito verso la politica e i piccoli uomini deboli e corrotti.

Grazie e un caro saluto fraterno.

COMITATO No MUOS Piazza Armerina

Informazioni su Comitato di base di Piazza Armerina 55 articoli
Il Comitato No MUOS di Piazza Armerina si riunisce in ambito cittadino per la prima volta nell’aprile del 2012; in precedenza, singoli cittadini o gruppi di giovani, in particolare, avevano partecipato a iniziative e a giornate di mobilitazione nella città di Niscemi. Il comitato è, dunque, la risposta all’esigenza, manifestata da tanti, di conoscersi, condividere e programmare iniziative a livello cittadino. Il comitato armerino è parte attiva del Coordinamento Regionale dei Comitati No MUOS, il cui atto fondativo è la Carta di Intenti, approvata, dopo un lungo e articolato dibattito, nel mese di ottobre a Piazza Armerina dai comitati aderenti siciliani. Il primo grande evento organizzato dal nostro comitato si è tenuto il sei luglio 2012 presso il Chiostro Sant’Anna: al convegno pubblico sul MUOS hanno partecipato numerosi cittadini, in qualità di relatori Antonio Mazzeo e attivisti provenienti da Niscemi e Modica (Peppe Cannella ed Enzo Traina), le amministrazioni di Niscemi e Piazza Armerina, associazioni come Pax Christi, Emergency e altre. Oltre alla partecipazione alle numerose manifestazioni indette a Niscemi e alla presenza, mai sufficientemente ampia, al presidio presso Contrada Ulmo, tra le iniziative più rilevanti realizzate dal comitato vi sono: 1) incontro, con esponenti del comitato di Niscemi, con il consiglio provinciale di Enna che ha approvato il documento contro l’installazione del MUOS (settembre 2012) 2) incontro con il vescovo della Diocesi di Piazza Armerina e con il pastore della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno (ottobre 2012) 3) incontro-dibattito sul MUOS con i deputati regionali eletti in provincia di Enna e nel comprensorio di Caltagirone (novembre 2012) 4) proposta al consiglio comunale di Piazza armerina della mozione contro il MUOS, approvata all’unanimità (gennaio 2013) 5) realizzazione, sabato 19 gennaio ’13, del dibattito pubblico: “La sovranità appartiene al popolo. Il popolo dice no al MUOS di Niscemi”. Hanno risposto ai cittadini sul MUOS Antonio Venturino e Fausto Nigrelli, in rappresentanza delle istituzioni, e Agostino Sella, blogger e giornalista. Moderatore Salvatore Giordano, del comitato No MUOS.

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