S.O.S. dal CARA di Mineo

Si è da poco concluso l’incontro interetnico per la giornata mondiale del rifugiato di fronte al Cara di Mineo; nonostante fosse previsto un concerto di un gruppo di percussionisti senegalesi, oltre 300 richiedenti asilo (quasi tutti dell’Africa sub sahariana) hanno preferito tenere una lunga assemblea per discutere fra loro e con noi dell’aggravarsi delle condizioni di vivibilità nel Cara della vergogna. Alcuni di loro hanno mostrato alcune pietanze maleodoranti che sono costretti a mangiare, unanimemente hanno esposto la richiesta di poter cucinare (visto che le case hanno cucina ed un barbecue esterno) i propri cibi tradizionali, come già è consuetudine in altri Cara; alcuni testimoni hanno ricostruito la dinamica dell’arresto del ragazzo maliano e la vergognosa violenza poliziesca da lui subita nella mensa. La diaria di euro 3,50 è stata ridotta a euro 2,50 e non pochi hanno confermato l’esistenza dell’avviso nel quale si richiede a chi ha già il permesso di soggiorno ed ha urgenza di partire, la rinuncia scritta al bonus di euro 500, previsto per la fine dell’emergenza Nordafrica. Un motivo di più per ribadire il nostro appello ai media ad uscire dall’indifferenza e a denunciare la vergognosa richiesta di alcuni sindacati di polizia di aumentare la presenza di forze del cosiddetto ordine per reprimere le giuste proteste dei richiedenti asilo . Chiediamo all’associazionismo siciliano di riprendere le mobilitazioni per i diritti dei migrantie per costruire insieme un futuro libero dal razzismo e dalle guerre.

21/6/2013                                                                                                                        Rete Antirazzista Catanese

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Il Coordinamento Regionale dei comitati NO MUOS è un'aggregazione di comitati NO MUOS che si sono formati in Sicilia negli ultimi anni. Esso nasce dall'esigenza di dar vita ad una serie di iniziative comuni e diffuse riguardanti l'informazione sul MUOS e l'opposizione all'istallazione di questo impianto in modo da estendere quanto più possibile la mobilitazione sviluppata in ogni paese.

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