SIGONELLA SPIEGA LE “VELE” DELLA PROPAGANDA MA AD AUGUSTA NON E’ LA BENVENUTA

Anche per quest’anno, giunta all’ottava edizione, ad Augusta si terrà la “Xifonio Cup”, una regata velica organizzata dal Circolo Velico Aretuseo in collaborazione con il Comando della Marina militare italiana, la Capitaneria di porto, il Club Nautico di Augusta e l’associazione Icob servizi turistici integrati Augusta. Il programma dell’evento “sportivo” prevede, accanto alla gara tra le diverse imbarcazioni, l’apertura al pubblico della base militare di Terravecchia – per stand istituzionali di forze armate e dell’ordine – con tanto di esercitazioni dimostrative dei reparti speciali della Marina militare italiana. Una sorta di festival militarista mascherato da competizione sportiva che, come di consueto, vedrà anche la partecipazione diretta dei militari statunitensi della Naval Air Station di Sigonella: la base aeronautica prescelta dagli Stati Uniti d’America come capitale mondiale dei droni, i famigerati aerei senza pilota protagonisti di tutte le più sanguinose operazioni di guerra in Africa, Medio Oriente e Asia di cui continuano a macchiarsi gli Usa e i suoi alleati europei. La regata velica sarà dunque per Sigonella l’occasione per sfoggiare il suo abito “friendly”, impegnato e solidale, con l’obbiettivo di nascondere o far passare in sordina l’ingombrante realtà della loro fabbrica di morte al centro del Mediterraneo, del Muos di Niscemi, delle guerre imperialiste e dei disegni di dominio globale orchestrati dal Pentagono. L’ennesima operazione che s’inserisce a pieno titolo nella “Community relations” di Sigonella, una strategia di propaganda nell’ambito della quale i marines americani si trovano continuamente a ripulire spiagge, strade e giardini. E’ successo in alcune città della provincia di Catania e, proprio di recente, anche ad Augusta. Lo scorso 20 maggio, infatti, i militari statunitensi, affiancati da scuole e volontari, su decisione della Commissione straordinaria antimafia megarese, hanno realizzato la pulizia dalle erbacce di un terreno, sito a Baia d’Arcile, confiscato alla mafia e affidato al comune di Augusta nel 1999. Un fatto che denunciamo come gravissimo, condannando la scelta della Commissione prefettizia, perché impatta clamorosamente con la storia di quel bene che, secondo i piani affaristici dei clan Santapaola e Nardo, sarebbe stato destinato ad accogliere una schiera di alloggi da confezionare proprio per i militari Usa di Sigonella. Gli stessi oggi chiamati a ripulire un terreno simbolo degli intrecci tra mafia, governi locali e processi di militarizzazione in Sicilia.
Come No Muos e antimilitaristi/e denunciamo il demagogico gioco di Sigonella e delle istituzioni italiane che ad essa si affiancano, voltando le spalle ai reali bisogni delle comunità locali per abbracciare gli interessi degli Usa che intendono fare della Sicilia uno strategico avamposto di guerra a stelle e strisce; denunciamo altresì la complicità di quell’associazionismo locale, senza etica né coscienza, che pur di “far qualcosa in città” presta il fianco a simili squallide operazioni militariste di propaganda e menzogna.
Da anni ci battiamo per smilitarizzare la base della morte di Sigonella, per riconvertirla in un aeroporto civile internazionale; la costruzione del Muos a Niscemi sarebbe una costante minaccia alla sicurezza dei voli civili sia a Comiso, che a Fontanarossa ed in tutta la Sicilia.
Non sarà certo il vento del Golfo Xifonio di Augusta a pulire la vostra sporca coscienza, né le tronfie vele spiegate potranno mai nascondere il vostro reale volto di morte!

Per una Sicilia ponte di pace sul Mediterraneo,
No al Muos, No a Sigonella, No alla guerra, via le basi Usa dalla nostra terra!

Comitato di base NoMuos/NoSigonella

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