Solidarietà al Cua di Bologna

Ribadiamo la nostra incondizionata solidarietà ai militanti del Collettivo universitario autonomo di Bologna che, con un provvedimento di inaudita gravità del Senato accademico, sono stati sospesi per due mesi dell’Università di Bologna. I quattro studenti avevano contestato il “professore con l’elmetto” Panebianco dopo le sue gravi affermazioni sull’intervento italiano in Libia. Panebianco deve aver scambiato la cattedra all’Università, luogo per eccellenza del dialogo e della pluralità, per un centro di comando in cui il capo non può essere contestato, appoggiato da buona parte della stampa che ha preferito schierarsi contro chi ritiene che alcune affermazioni guerrafondaie siano inaccettabili all’interno delle aule universitarie.
Il senato accademico, senza sorprese, ha deciso di sospendere per due mesi gli attivisti limitandosi a certificare la condanna invocata dai media nazionali.

Ed è inutile che il rettore Ubertini tenti di sviare la discussione escludendo le motivazioni politiche: si tratta di un provvedimento ideologico verso chi dissente che rende l’Università meno plurale, meno libera, sempre più in mano ai professori funzionali alle logiche guerrafondaie.
La motivazione ufficiale sarebbe il non aver permesso a Panebianco di esprimere la propria opinione.

Cosa che invece il professore ha potuto abbondantemente fare dalle colonne del Corriere della Sera, giornale per cui scrive e dalla tiratura altissima, da mesi impegnato in una campagna propagandistica a favore della guerra, della militarizzazione e del Muos.
Gli studenti invece, oltre a dover ritardare il loro percorso universitario, dovranno accontentarsi di qualche riga nei quotidiani locali, alla faccia della libertà di espressione.
Ma sopratutto dovranno fare i conti con un provvedimento che diventa un pericoloso precedente: all’interno dell’università non sarà più possibile contestare e far sentire la propria voce. Nemmeno contro le più becere posizioni guerrafondaie. Esattamente come accade nelle caserme.

 

Leggi la notizia: http://bologna.repubblica.it/cronaca/2016/05/24/news/collettivi_ateneo_bologna-140504418

 

Comitato No Muos Niscemi

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