una mamma in ospedale

foto d'archivio
foto d’archivio

Niscemi 6 maggio 2013

Anche oggi solito scenario: prima delle otto del mattino la polizia blocca le strade di accesso alla contrada Apa Ulmo di Niscemi per impedire alla popolazione di frapporsi al passaggio di un convoglio di mezzi civili diretti al cantiere del MUOS nella base NRTF della marina militare statunitense.

Il convoglio, scortato da numerosi mezzi di polizia e anche da agenti in tenuta antisommossa, incappa ugualmente in un gruppo di attivisti e di mamme  intervenuti sul posto sin dal mattino presto.

Alla richiesta degli attivisti e delle mamme rivolta alla polizia di lasciar passare solo gli eventuali militari americani e impedire l’ingresso degli operai e dei tecnici, gli agenti rispondono con un intervento in forza per rimuovere i cittadini italiani dalla strada al fine di consentire al convoglio di raggiungere la sua destinazione.

Una mamma del comitato No MUOS di Caltagirone, strattonata brutalmente e scaraventata violentemente a terra, perde i sensi. Soccorsa dai presenti che chiamano un’ambulanza è in questo momento in ospedale a Niscemi dove i sanitari le praticano le prime cure.

A Samanta Cinirella, questo il nome della signora, stanno giungendo attestati di solidarietà dal coordinamento regionale dei comitati No MUOS e da numerosissimi attivisti di ogni dove.

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Il Coordinamento Regionale dei comitati NO MUOS è un'aggregazione di comitati NO MUOS che si sono formati in Sicilia negli ultimi anni. Esso nasce dall'esigenza di dar vita ad una serie di iniziative comuni e diffuse riguardanti l'informazione sul MUOS e l'opposizione all'istallazione di questo impianto in modo da estendere quanto più possibile la mobilitazione sviluppata in ogni paese.

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