E cu talía – progetto fotografico di Francesco D’Amore

“In Sicilia non importa far male o far bene; il peccato che noi Siciliani non perdoniamo mai è semplicemente quello di fare. Siamo vecchi, Chevalley, vecchissimi.” Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo (1957)

Serie di fotografie scattate in occasione della manifestazione a Niscemi del 15.05.2016.

Nel nisseno oltre al Muos e alle 46 antenne sono molti i problemi che deprimono l’area ed i giovani che lasciano quella terra in cerca di possibilità altrove. Le stime riguardanti i monitoraggi della salute pubblica la mettono pericolosamente ai vertici delle zone con alto rischio per malattie ambientali. Per la sua posizione è esposta da una parte in direzione della raffineria di Gela e dalla parte opposta all’inquinamento elettromagnetico delle antenne e quasi ogni famiglia della cittadina ormai conta almeno un familiare ammalato. La signora Antonina Natalino, insegnante niscemese è scesa in piazza, dice di essere stata “baciata” dal MUOS ricambiata con una leucemia contro la quale ha combattuto. La famiglia Terranova padre madre e due figlie con gravi problemi di salute abitano a 200 Mt dall’antenna principale della base. Molti sono accorsi da tutta la Sicilia ma ancora molti Niscemesi sono immobilizzati dietro le finestre dei loro appartamenti, alle sedie di paglia dei bar guardando sfilare il corteo “a taliare”, mentre i ragazzi del comitato combattono la guerra contro la base ma anche contro la diffidenza degli stessi compaesani che vorrebbero a loro fianco. Lo Stato non riconosce la pericolosità dell’inquinamento elettromagnetico e a nulla è valsa la dichiarazione di inedificabilità dell’area della riserva orientata dove sorgono le antenne, mentre il comitato delle Mamme No Muos e dei ragazzi che si impegnano da anni contro l’istallazione vengono osteggiati e lasciati soli in una realtà di immobilismo gattopardesco.

 

E cu Talía
Niscemi 15.05.2016
©Francesco D’Amore 2016

E cu Talìa from Francesco D’Amore on Vimeo.

2 commenti

  1. Bellissimo reportage…foto che raccontano la dignità di combattere anche per chi nn ci crede e se ne sta alla finestra o a braccia conserte.grazie per aver combattuto anche per me che stavo pure io comoda a casa mia….siete speciali

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.