Franco La Torre, figlio di Pio, davanti al MUOS in contrada Ulmo.

Era il 30 aprile 1982 quando Pio La Torre, insieme con Rosario Di Salvo, venne trucidato. Aveva da poco consegnato al governo italiano il milione di firme raccolte per chiedere lo smantellamento della base missilistica a Comiso: il sogno di Pio La Torre e di milioni di siciliani era il mediterraneo mare di pace e non avamposto di guerra per l’occidente. Il suo e nostro sogno si arenò, allora per colpa forse della mafia, forse dei servizi segreti deviati anche se per nove anni, secondo copione, furono incolpate le fasulle e inesistenti brigate proletarie. A distanza di decenni, quel sogno vive ancora anche se l’incubo del MUOS ha distrutto la serenità dei siciliani che, però, ancora una volta non si sono rassegnati, nonostante i segnali contrari provenienti dal mondo politico. Franco la Torre, figlio di PIO, è venuto a Niscemi, lunedì 19 febbraio, mentre una colonna di vetture americane veniva controllata e fatta transitare verso la base Usa dalle mamme del Comitato NO MUOS. In punta di piedi, con sguardi più eloquenti di mille parole, quasi a chiedere scusa di essere lì in campagna elettorale. Ha partecipato al blocco, circondato dalle mamme, da attivisti e da agenti delle forze dell’ordine. Ha incoraggiato e sostenuto, testimoniando, con il filo della memoria, che è sempre possibile costruire un mondo migliore. Nonostante la presunta “ragion di stato” invocata da piccoli politici collusi e miopi.

Antonella Santarelli

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Il Comitato No MUOS di Piazza Armerina si riunisce in ambito cittadino per la prima volta nell’aprile del 2012; in precedenza, singoli cittadini o gruppi di giovani, in particolare, avevano partecipato a iniziative e a giornate di mobilitazione nella città di Niscemi. Il comitato è, dunque, la risposta all’esigenza, manifestata da tanti, di conoscersi, condividere e programmare iniziative a livello cittadino. Il comitato armerino è parte attiva del Coordinamento Regionale dei Comitati No MUOS, il cui atto fondativo è la Carta di Intenti, approvata, dopo un lungo e articolato dibattito, nel mese di ottobre a Piazza Armerina dai comitati aderenti siciliani. Il primo grande evento organizzato dal nostro comitato si è tenuto il sei luglio 2012 presso il Chiostro Sant’Anna: al convegno pubblico sul MUOS hanno partecipato numerosi cittadini, in qualità di relatori Antonio Mazzeo e attivisti provenienti da Niscemi e Modica (Peppe Cannella ed Enzo Traina), le amministrazioni di Niscemi e Piazza Armerina, associazioni come Pax Christi, Emergency e altre. Oltre alla partecipazione alle numerose manifestazioni indette a Niscemi e alla presenza, mai sufficientemente ampia, al presidio presso Contrada Ulmo, tra le iniziative più rilevanti realizzate dal comitato vi sono: 1) incontro, con esponenti del comitato di Niscemi, con il consiglio provinciale di Enna che ha approvato il documento contro l’installazione del MUOS (settembre 2012) 2) incontro con il vescovo della Diocesi di Piazza Armerina e con il pastore della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno (ottobre 2012) 3) incontro-dibattito sul MUOS con i deputati regionali eletti in provincia di Enna e nel comprensorio di Caltagirone (novembre 2012) 4) proposta al consiglio comunale di Piazza armerina della mozione contro il MUOS, approvata all’unanimità (gennaio 2013) 5) realizzazione, sabato 19 gennaio ’13, del dibattito pubblico: “La sovranità appartiene al popolo. Il popolo dice no al MUOS di Niscemi”. Hanno risposto ai cittadini sul MUOS Antonio Venturino e Fausto Nigrelli, in rappresentanza delle istituzioni, e Agostino Sella, blogger e giornalista. Moderatore Salvatore Giordano, del comitato No MUOS.

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