Riceviamo e pubblichiamo una lettera della Chiesa Valdese

Al Coordinamento NOMUOS

Riesi, lì 23 gennaio 2013
Cari Amici,
i piccoli e grandi problemi del tempo presente sono delle opportunità per riscoprire la
necessità di costruire una collettività unita e coesa nella difesa del territorio.
I siciliani, storicamente, hanno saputo dividersi e isolarsi, vivendo come isole in
un’isola, con ciò contribuendo alla depauperazione quando non alla violenza del progresso
senza freno che ha distrutto, impoverito, razziato il territorio.
Il progetto MUOS pone tutte e tutti noi nella decisione, anche questa strategica e
fondamentale, di riappropriarci del più importante bene comune di noi siciliani: il diritto di
cittadinanza in un territorio comune.
Il Servizio Cristiano Istituto Valdese di Riesi, opera benemenerita come la ha
definita il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, parte della moderna storia
siciliana da oltre cinquanta anni, non può certamente restare a guardare questo ennesimo
atto di violenza nei confronti della terra che ci è stata consegnata perchè la abitassimo in
pace e la proteggessimo da ogni tentativo di distruzione.
Siamo nati in un territorio difficile, in una terra aspra e dura come quella riesina,
con l’esigenza di testimoniare, fin dalle forme e dai materiali, dall’architettura della
struttura, la necessaria armoniosa convivenza tra creatura e creato, tra essere umano e
realtà vivente che è la terra con la natura che la popola.
Perciò siamo a voi vicini nel comune impegno di rifiutare un’opera che, rivendicando
il progresso, rischia di compromettere la vita dei cittadini, dei siciliani, oltre che servire per
scopi anche bellici rispetto ai quali riteniamo di dover proseguire nell’impegno per la pace,
la giustizia e la salvaguardia del creato.
Per i cristiani, infatti, “la terra appartiene al Signore” (Levitico 25, 23). Dirsi cristiani,
di qualunque denominazione, significa riconoscere che gli esseri umani non hanno alcun
diritto di proprietà esclusiva ed assoluta sulla natura, tanto da renderla parte delle
strategie militari di controllo del pianeta.
E, in una prospettiva laica, nessun essere umano, nessuna nazione o potenza
economica ha il diritto di disporre esclusivamente delle risorse naturali e ambientali,
distruggerle, annientarle senza dover rendere conto ai cittadini ed alle cittadine che
abitano quei luoghi.
L’impegno è quindi comune e deve essere comune a tutti e tutte coloro sperano ed
operano perchè progresso non sia più sinonimo di distruzione ma di condivisione.
Con viva cordialità

Informazioni su Comitato di base di Piazza Armerina 55 articoli
Il Comitato No MUOS di Piazza Armerina si riunisce in ambito cittadino per la prima volta nell’aprile del 2012; in precedenza, singoli cittadini o gruppi di giovani, in particolare, avevano partecipato a iniziative e a giornate di mobilitazione nella città di Niscemi. Il comitato è, dunque, la risposta all’esigenza, manifestata da tanti, di conoscersi, condividere e programmare iniziative a livello cittadino. Il comitato armerino è parte attiva del Coordinamento Regionale dei Comitati No MUOS, il cui atto fondativo è la Carta di Intenti, approvata, dopo un lungo e articolato dibattito, nel mese di ottobre a Piazza Armerina dai comitati aderenti siciliani. Il primo grande evento organizzato dal nostro comitato si è tenuto il sei luglio 2012 presso il Chiostro Sant’Anna: al convegno pubblico sul MUOS hanno partecipato numerosi cittadini, in qualità di relatori Antonio Mazzeo e attivisti provenienti da Niscemi e Modica (Peppe Cannella ed Enzo Traina), le amministrazioni di Niscemi e Piazza Armerina, associazioni come Pax Christi, Emergency e altre. Oltre alla partecipazione alle numerose manifestazioni indette a Niscemi e alla presenza, mai sufficientemente ampia, al presidio presso Contrada Ulmo, tra le iniziative più rilevanti realizzate dal comitato vi sono: 1) incontro, con esponenti del comitato di Niscemi, con il consiglio provinciale di Enna che ha approvato il documento contro l’installazione del MUOS (settembre 2012) 2) incontro con il vescovo della Diocesi di Piazza Armerina e con il pastore della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno (ottobre 2012) 3) incontro-dibattito sul MUOS con i deputati regionali eletti in provincia di Enna e nel comprensorio di Caltagirone (novembre 2012) 4) proposta al consiglio comunale di Piazza armerina della mozione contro il MUOS, approvata all’unanimità (gennaio 2013) 5) realizzazione, sabato 19 gennaio ’13, del dibattito pubblico: “La sovranità appartiene al popolo. Il popolo dice no al MUOS di Niscemi”. Hanno risposto ai cittadini sul MUOS Antonio Venturino e Fausto Nigrelli, in rappresentanza delle istituzioni, e Agostino Sella, blogger e giornalista. Moderatore Salvatore Giordano, del comitato No MUOS.

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