I legali No MUOS diffidano la polizia, i carabinieri e il ministero dell’interno

10403175_903358729731847_8165677949706153814_nDAGLI AVVOCATI NO MUOS UN MONITORIO AL MINISTERO DELL’INTERNO E ALLE FORZE DELL’ORDINE
In data odierna gli avvocati del Coordinamento Regionale dei Comitati No Muos, Avv.ti Paola Ottaviano, Nello Papandrea e Nicola Giudice, hanno notificato per PEC (posta elettronica certificata) un “Atto Monitorio” al Ministero dell’Interno, alla Questura di Caltanissetta, al Commissariato di PS di Niscemi ed alla Stazione dei Carabinieri di Niscemi, allegando copia della Sentenza del TAR Palermo dello scorso 13 febbraio.
L’iniziativa si è resa necessaria, spiegano i lagali, dopo che, lo scorso 26 febbraio un ingente spiegamento di forze dell’ordine: Polizia e Carabinieri ha scortato dentro la base di Contrada ULMO a Niscemi un convoglio formato da militari ed operai. Poteva apparire una normale squadra addetta alla manutenzione degli impianti presenti nella base, senonché dopo il loro ingresso è stata notata la movimentazione delle parabole del MUOS.
In base alla Sentenza del TAR Palermo depositata il 13 febbraio, l’istallazione del MUOS è avvenuta in assenza di valide autorizzazioni. L’Annullamento, infatti, ha efficacia sin dall’origine ed i lavori sono da considerare integralmente abusivi. A prescindere da ogni altra conseguenza, quindi, anche il loro utilizzo, in qualsiasi forma è da considerare illecito.
Si è reso necessario, quindi, trasmettere il testo della sentenza alle forze dell’ordine, benché sia già di comune conoscenza essendo stato pubblicato e richiamato da fonti di stampa, sottolineandone il significato ed i passaggi salienti.
Conseguentemente abbiamo ammonito le stesse forze dell’ordine che è loro preciso dovere prevenire e sanzionare il perpetrarsi di illeciti all’interno della base ad uso esclusivo della Marina Militare Statunitense di Contrada Ulmo. Conseguentemente sarebbe loro dovere verificare che operai o attrezzature son siano fatti entrare per operare sulle parabole del MUOS.
Abbiamo anche chiesto che ci sia comunicato chi comandava l’operazione congiunta di Polizia e Carabinieri del 26 febbraio e se abbia verificato l’illecito utilizzo delle parabole immediatamente successivo all’ingresso del convoglio oggetto di scorta ed abbia provveduto alla doverosa denuncia all’Autorità Giudiziaria Penale.
Nei prossimi giorni saranno prese altre iniziative anche in considerazione dell’assoluto immobilismo degli Enti che sarebbero preposti a far rispettare il giudicato del TAR.
Frattanto va chiarito ancora una volta che la base di Niscemi è ad uso esclusivo della forze armate USA e non base Nato, che è un’opera abusiva le cui autorizzazioni sono state annullate perché pericolosa per la salute umana e per il traffico aereo, non è opera realizzata per la nostra difesa nazionale ed è comunque inutilizzabile allo stato, non solo per lo stop del TAR, ma perché ancora non è completa nella sua architettura mancando i lancio di due satelliti.

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