Libertà per chi si oppone alla guerra!

Era novembre 2022. I territori dell’Amministrazione Autonoma della Siria del Nord e dell’Est e del Kurdistan meridionale erano pesantemente bombardati da Erdogan: in soli sette giorni di attacco, si registrarono più di 50 raid aerei, 20 bombardamenti con droni, e 3761 attacchi di artiglieria pesante. Molte piazze in quel periodo si sono riempite in solidarietà al popolo curdo, ribadendo che chi arma Erdogan e le sue politiche genocidarie sono anche le aziende italiane. Un report dell’UE registrava che tra il 2018 e il 2020, l’Italia è stato il paese che ha esportato più munizioni pesanti alla Turchia (per un valore di oltre 122 milioni di euro). La Leonardo è di certo l’azienda che ci guadagna di più dal genocidio del popolo curdo: non solo ha stabilito una parte della sua produzione in Turchia, ma la Turchia è proprio uno dei paesi verso i quali la Leonardo esporta più armi e sistemi di guerra (solo nel 2018, per un valore di più di 300 milioni di euro).
È per questo che a novembre 2022 la sede di Leonardo a Palermo è stata sanzionata, all’interno di una campagna di solidarietà internazionale in difesa del popolo curdo ancora una volta bombardato da Erdogan, riconoscendo tra i responsabili non solo il governo di Ankara, ma anche lo stato italiano e tutto il settore industriale bellico che lucra sulle guerre e i genocidi.
A seguito di quell’attacco, qualche mese dopo, su mandato della Direzione Distrettuale Antimafia, sono stati perquisiti gli appartamenti di alcuni/e compagni/e di Antudo, accusati/e di istigazione a delinquere e atto terroristico legata alla diffusione del video e del comunicato relative all’azione alla Leonardo. Di questa mattina la notizia dell’arresto di un compagno di Antudo, al momento in carcere, e dell’obbligo di firma per una compagna e un compagno, in riferimento alla divulgazione della notizia di quel sanzionamento nel novembre 2022.
Riteniamo gravissimo questo atto repressivo nei loro confronti. Riconosciamo il ruolo che la Leonardo (e altre aziende italiane, come la Beretta, la Iveco Defense Vehicle, MBDA Italia, GE Avio, e Simmel Difesa) e lo stato italiano hanno nei confronti del genocidio del popolo curdo e palestinese. Infatti, è ormai noto che le corvette della marina militare israeliana, che già all’indomani del 7 ottobre hanno un ruolo attivo nelle operazioni militari contro la Striscia di Gaza, sono armate da Oto Melara, società attiva nel settore della difesa e controllata dal gruppo Leonardo.
Sappiamo da tempo da che parte stare, e oggi esprimiamo la nostra più profonda solidarietà ai compagni e alla compagna di Antudo.

1 commento

  1. Suoni immagini e parole: Slogan contro una dittatura .
    E’ tutto scritto negli sterpi : l’oppressione è un istante che
    stacca la carne dalle ossa .
    E il potere dell’azione gelida , furtiva e folle con i diseguali. .
    E’ scritto : un uomo
    senza pugni è un sindacato e un Governo scalzo. C’è un cane sdraiato a terra ;
    gonfio. I denti all’in
    fuori, di un colore e un ghigno spaventevole. Più spaventoso ancora ,
    poi contraddice
    la tendenza umana a rapportarsi, è che se ne stia buttato lì dove
    tutti passano, a marcire
    lo scorrono e lo scavalcano indifferenti. Non è tanto l’indolenza di
    questi passanti che
    fa male da vedere,quanto il loro aver dovuto espellere ogni possibile
    reciprocità dalla vita.
    Nessuno sta agli altri .
    Una volta scavalcato, il cane scompare a ognuno di loro, né mai ci sarà
    . Nessuno ritiene di spostarlo, di scansarlo dalla camminata della
    gente. Arrivano fin li, girano attorno; e si prosegue.
    Sarà così domani, così è stato ieri, e oggi e sempre sotto dittatura.
    Non per fatica, che alla fatica
    questi sono intimi, ma per il peso immane di concepirsi assieme. Ci
    fosse uno , anche uno soltanto che solleva il cane e lo mette a lato, io
    vi dico che quell’uno sarebbe da abbracciare e da seguire, perché in
    lui la vita batte con violenza e con calore.
    Il terrore della piazza – l’agorafobia – si insinua come il
    malessere profondo nei dittatori. E benché il potere vero del dittatore
    stia a sopravvivere più dei suoi schiavi, la piazza deserta deve
    apparire terribile osservata da una balconata imperiale. Un urlo. Un
    colpo d’avvertimento. Un colpo mirato.
    La piazza si alza come una creatura viva ; si solleva, vivace e
    umorale. Nessuno può tramortirla o demoralizzarla a lungo,e
    sopravviverle.
    Come si passa ai sassi, quando, nessuno potrebbe dirlo. Ed un passaggio
    naturale Imprevedibile, quando. In questo mondo di umana indifferenza,ci meritiamo questo noi….
    … te ed io e noi, possiamo lottare senza ma, e
    senza se, per avere un mondo migliore senza i viaggi perduti, dalle
    stazioni al mare .
    Preferisco tornare allo sforzo e al dolore tornare a penare e indietro lasciare il riparo accudito dal bene di un Dio di un paradiso che non è il mio . Vi voglio bene un abbraccio .a tutte e a tutti voi ❤💪🤝

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