Solidarietà ai richiedenti asilo

Nell’esprimere la nostra incondizionata solidarietà alla giusta protesta del 14 giugno scorso dei richiedenti asilo del Cara di Mineo, ex villaggio degli aranci che per anni ha ospitato i militari Usa di Sigonella, condividiamo e rilanciamo il comunicato delle associazioni antirazziste solidali e ci impegniamo a sostenere le mobilitazioni contro quest’ulteriore forma di militarizzazione dei nostri territori, attraverso le galere etniche per migranti. 

Il Coordinamento dei Comitati No MUOS parteciperà con proprie delegazioni alle iniziative e agli incontri interetnici in preparazione della giornata mondiale del rifugiato.



COMUNICATO STAMPA delle associazioni antirazziste

L’associazione Borderline Sicilia Onlus, la Rete Antirazzista Catanese e la sezione siciliana dell’Asgi esprimono preoccupazione per la sorte degli oltre 3.300 ospiti del Cara di Mineo che da stamani hanno ripreso le azioni di protesta contro le lungaggini burocratiche delle procedure per il riconoscimento della protezione internazionale.

http://www.siciliamigranti.blogspot.it/2013/06/rientra-la-protesta-al-cara-di-mineo.html

Lo scorso mese circa 80 migranti avevano manifestato la loro esasperazione, organizzando un pacifico blocco stradale sulla Gela-Catania, che dopo circa due ore è stato sgomberato con le maniere forti da Polizia e Carabinieri intervenuti anche a cavallo.

http://www.siciliamigranti.blogspot.it/2013/05/cara-di-mineo-sos-richiedenti-asilo.html

Da mesi gli ospiti del “villaggio della solidarietà” sono stipati in una struttura che potrebbe  contenere al massimo 2.000 persone, dove vivono nell’assoluto isolamento sociale e nell’indifferenza dei media da un tempo inaccettabile, che in alcuni casi ha raggiunto i due anni di soggiorno forzato.

http://www.siciliamigranti.blogspot.it/2013/03/scheda-sul-megacara-di-mineo.html

Questa mattina le tensioni sarebbero scoppiate a seguito di un litigio fra alcuni operatori del centro e gli ospiti in fila presso il servizio di mensa, nonché dell’arresto di un ragazzo del Mali. Gli operatori sono stati evacuati ed all’interno del CARA sono rimasti centinaia di richiedenti asilo in balia dei militari impegnati a sedare con la forza le proteste. Per ore a nessuno è stato permesso di entrare o uscire dal centro dal quale si sono elevate sospette colonne di fumo.

http://siciliamigranti.blogspot.it/2013/06/e-ancora-emergenza-al-cara-di-mineo.html

Da settimane i migranti chiedono risposte certe sui tempi di attesa ed informazioni sulla possibilità di lasciare il centro, ottenendo la cd. buona uscita di € 500,00 prevista dal Ministero dell’Interno nel provvedimento di chiusura dell’Emergenza nord Africa.

http://www.siciliamigranti.blogspot.it/2013/05/come-ponzio-pilato-la-situazione-dopo.html

All’origine dell’ennesima rivolta sarebbe stato un avviso con cui i responsabili del Cara ricatterebbero gli ospiti di non consegnare loro il permesso di soggiorno se non rinunciando per iscritto al benefit spettante per legge. (Leggi l’avviso: http://siciliamigranti.blogspot.it/2013/06/si-riaccende-la-rivolta-al-cara-di-mineo.html)

L’associazione Borderline Sicilia Onlus, la Rete Antirazzista Catanese e la sezione siciliana dell’Asgi chiedono con forza che il governo si faccia carico delle istanze degli ospiti del Cara di Mineo ed impedisca l’uso della forza come strumento di repressione delle legittime istanze dei richiedenti asilo esasperati dal fallimentare sistema di protezione italiano.

Le associazioni firmatarie invitano inoltre le competenti autorità giudiziarie a tenere in debita considerazione le fondate ragioni alla base delle azioni poste in essere dagli ospiti del CARA, costretti ad optare per metodi di protesta estremi pur di fare sentire all’esterno la loro voce.

 

 

Borderline Sicilia Onlus        Rete Antirazzista Catanese         Asgi – sezione Sicilia


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Il Coordinamento Regionale dei comitati NO MUOS è un'aggregazione di comitati NO MUOS che si sono formati in Sicilia negli ultimi anni. Esso nasce dall'esigenza di dar vita ad una serie di iniziative comuni e diffuse riguardanti l'informazione sul MUOS e l'opposizione all'istallazione di questo impianto in modo da estendere quanto più possibile la mobilitazione sviluppata in ogni paese.

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