
In un post di questa notte, l’associazione sportiva Rugby I Briganti di Catania chiede vicinanza.
La loro Club house è stata data alle fiamme. Da ignoti, sì, che operano da impuniti: perché la repressione dello stato, ultimamente in Sicilia, colpisce gli stessi soggetti presi di mira da mafie e fascisti: gli attivisti e gli antimafiosi.
E la Catania di oggi non ci sembra molto differente da quella in cui maturarono gli omicidi di Pippo Fava e di Salvatore Novembre. Che al potere vi sia Scelba, Cossiga, Bianco o Minniti gli effetti sembrano sempre gli stessi: ferro e fuoco.
Sembrano, ma non lo sono: perché oggi a fare la differenza c’è la rete di solidarietà (attiva, sollecita, immediata) fra attivisti e militanti. E la solidarietà è un’arma potente.
Esprimiamo la nostra piena solidarietà ai Briganti di Librino nella consapevolezza che saremo al loro fianco, insieme con tanti altri, nel sostenere la loro attività di Resistenza e di lotta.
Perché possano continuare a giocare la loro partita sino all’ultimo minuto del tempo di gioco. Fino alla Vittoria. Sempre.
Movimento No Muos
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