FERIE all’ARS per la guerra in Sicilia

Comunicato stampa Comitato No MUOS Piazza Armerina

Apprendiamo con sconcerto che l’ARS rimarrà chiusa per “ferie” fino al 18 settembre. In un momento in cui scelte di guerre permanenti si stanno affermando nel futuro della Sicilia, ex isola di cultura in un mare di pace, crediamo che chiudere l’ARS per 40 giorni significhi svendere totalmente la nostra regione ai signori della guerra che ne approfitteranno per impiantare definitivamente le mostruose parabole del MUOS per l’arrivo dei droni e il loro utilizzo che sicuramente sarà immediato. Il presidente Crocetta e chi governa la regione in questo momento hanno deciso di fare il regalo più grande al governo nazionale (PD, PDL e company) e a quello americano, mettendo per sempre una croce sulla pace, sullo sviluppo, sulla cultura della nostra terra.

Ecco la notizia su livesicilia.it:

«Ferie lunghe per i deputati. L’Assemblea regionale siciliana terrà seduta oggi e domani e poi l’Aula chiuderà i battenti fino al 18 settembre. Questo quanto emerge dalla conferenza dei capigruppo. Tra oggi e domani l’Aula cercherà di approvare con un tour de force i disegni di legge su antiparentopoli e finanziamenti agli enti che erano inseriti nella ex tabella H.

Una decisione che lascia perplessi per primi i deputati stessi. O almeno alcuni di loro. Tutti i componenti della prima commissione Affari istituzionali scrivono una nota di dissenso: “Troviamo assurda la decisione di chiudere il parlamento regionale fino al 18 settembre in un momento in cui la Sicilia ha tante emergenze. Una vacanza così lunga dell’Ars aumenta la distanza con i cittadini che non comprendono perché, davanti a urgenze non ultime le leggi sulla trasformazione delle province e le variazioni di bilancio che interessano tantissime categorie produttive, si chiuda Palazzo dei Normanni per ferie”.»

Informazioni su Comitato di base di Piazza Armerina 55 articoli
Il Comitato No MUOS di Piazza Armerina si riunisce in ambito cittadino per la prima volta nell’aprile del 2012; in precedenza, singoli cittadini o gruppi di giovani, in particolare, avevano partecipato a iniziative e a giornate di mobilitazione nella città di Niscemi. Il comitato è, dunque, la risposta all’esigenza, manifestata da tanti, di conoscersi, condividere e programmare iniziative a livello cittadino. Il comitato armerino è parte attiva del Coordinamento Regionale dei Comitati No MUOS, il cui atto fondativo è la Carta di Intenti, approvata, dopo un lungo e articolato dibattito, nel mese di ottobre a Piazza Armerina dai comitati aderenti siciliani. Il primo grande evento organizzato dal nostro comitato si è tenuto il sei luglio 2012 presso il Chiostro Sant’Anna: al convegno pubblico sul MUOS hanno partecipato numerosi cittadini, in qualità di relatori Antonio Mazzeo e attivisti provenienti da Niscemi e Modica (Peppe Cannella ed Enzo Traina), le amministrazioni di Niscemi e Piazza Armerina, associazioni come Pax Christi, Emergency e altre. Oltre alla partecipazione alle numerose manifestazioni indette a Niscemi e alla presenza, mai sufficientemente ampia, al presidio presso Contrada Ulmo, tra le iniziative più rilevanti realizzate dal comitato vi sono: 1) incontro, con esponenti del comitato di Niscemi, con il consiglio provinciale di Enna che ha approvato il documento contro l’installazione del MUOS (settembre 2012) 2) incontro con il vescovo della Diocesi di Piazza Armerina e con il pastore della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno (ottobre 2012) 3) incontro-dibattito sul MUOS con i deputati regionali eletti in provincia di Enna e nel comprensorio di Caltagirone (novembre 2012) 4) proposta al consiglio comunale di Piazza armerina della mozione contro il MUOS, approvata all’unanimità (gennaio 2013) 5) realizzazione, sabato 19 gennaio ’13, del dibattito pubblico: “La sovranità appartiene al popolo. Il popolo dice no al MUOS di Niscemi”. Hanno risposto ai cittadini sul MUOS Antonio Venturino e Fausto Nigrelli, in rappresentanza delle istituzioni, e Agostino Sella, blogger e giornalista. Moderatore Salvatore Giordano, del comitato No MUOS.

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