Questo è quello che accade quotidianamente all’interno della Sughereta di Niscemi, una riserva naturale orientata nata e pensata per essere fruita dai cittadini.
Capita che chiunque decida di fare una passeggiata all’aperto, una corsetta o semplicemente voglia ammirare le bellezze naturali del bosco venga fermato per l’identificazione.
Sì, perché i sentieri della riserva naturale, ormai di fatto territorio cuscinetto della base militare Usa, continuano a essere pattugliati dai militari dell’operazione Strade Sicure.
Ovviamente ben forniti di fuoristrada alimentati a gasolio.
Chiunque passi di là, anche senza nessuna intenzione bellicosa nei confronti della base Usa, viene fermato e di fatto intimidito dalla richiesta di documenti.
Si tratta di una pratica inaccettabile che limita la fruizione della riserva diventata territorio militarizzato.
È successo tante volte e continua a succedere regolarmente: non importa che siano scout, famiglie o semplici amanti della natura, nessuno può girare indisturbato tra quei meravigliosi luoghi.
Oggi vi mostriamo la testimonianza di un professore che ha avuto l’ardire di fare quattro passi tra i boschi.
A voi è mai successo? Vi invitiamo a riprendere la scena e inviarci una segnalazione.
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